Resistenza e Liberazione 70 anni fa e oggi…

E’ davanti agli occhi di tutti come la politica italiana stia fortemente indietreggiando rispetto ai diritti dei cittadini e alla libertà di pensiero ed opinione (sostanziale, al di là delle forme apparenti) di ognuno di noi. La sostituzione, in commissione affari costituzionali, di alcuni esponenti del “Partito Democratico” i quali avrebbero voluto semplicemente discutere alcuni cambiamenti in merito alla legge elettorale, che personalmente ritengo fortemente anti-democratica, è l’ennesimo colpo al cuore per chi ama e si batte per la democrazia e la libertà.
Si dice che ogni popolo assomigli alla sua classe dirigente. Io sinceramente non mi sento per nulla rappresentato dai nostri politici: una classe dirigente mistificatoria e asservita a poteri tecnocratici. E non credo assolutamente che tutti gli italiani si sentano degnamente rappresentati da questi finti statisti.
Pochi giorni fa ricorreva il settantesimo anniversario della LIBERAZIONE, frutto anche dell’opera intrepida della RESISTENZA. Il 25 aprile 1945, alcuni nostri concittadini italiani, fra cui il socialista Sandro Pertini, uniti da un profondo amore per la difesa dei più deboli e del diritto alla libertà di ognuno di noi, al grido di “arrendersi o perire!!!”, ci hanno donato la LIBERTA’.
Non dobbiamo mai smettere di essere grati a questi “resistenti”, a queste persone, le quali hanno rischiato e a volte donato la propria vita per regalare ai propri fratelli italiani dignità e democrazia. Oggi, tutti noi dobbiamo ricordare queste grandi figure del passato e prepararci ad emularle, in modo tale che dittature, di destra o di sinistra, non si ripropongano mai più, e che gli alti valori di libertà, fratellanza ed uguaglianza riecheggino vincitori in tutto il mondo.
Non voglio dilungarmi sulle pseudo-riforme che il nostro attuale governo “renziano” sta portando avanti –proclamandosi a chiacchiere paladino della libertà, della democrazia e dei diritti umani- ma il cosiddetto “Italicum”, l’aumento delle firme per l’agibilità dei referendum, ed altre iniziative che “bollono in pentola” dalle parti di Palazzo Chigi, mi sembrano un sostanziale passo indietro rispetto alle grandi conquiste democratiche operate dai nostri predecessori, a partire dal 25 aprile 1945.
Voglio però ricordare a tutta la nostra classe dirigente italiana ed europea una celebre frase di Abraham Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America: si possono ingannare poche persone per molto tempo o molte persone per poco tempo. Ma non si possono ingannare molte persone per molto tempo…

Buona RESISTENZA a Tutti Noi.

Daniele Cavaleiro – maggio 2015

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