La Dignità

“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o di altrui contro il pericolo attuale di un\’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all\’offesa”. Questo è l\’articolo 59 del nostro codice penale il quale disciplina l\’istituto della legittima difesa.
Anziani derubati e picchiati nella propria abitazione, giovani coppie derubate e giovani ragazze stuprate per poche decine di euro, queste sono le notizie che riempiono quotidianamente le cronache dei nostri giornali e dei nostri mass-media, che inducono inevitabilmente ad un senso di paura, di insicurezza ed a una tensione sociale in forte aumento.

La risposta della nostra classe dirigente politica è un flebile dibattito sulla legittima difesa, un dibattito che non guarda con lungimiranza alla soluzione del problema ma, come nella miglior tradizione della politica di questi ultimi venti anni, pensa soltanto alla prossima competizione elettorale ed all\’aumento del proprio consenso politico ed elettorale parlando alla pancia dei nostri cittadini.
La nostra società sta attraversando un momento molto complicato, forse il più difficile dalla grande depressione del 1929 ad oggi, la crisi economica si sta sempre più trasformando in crisi sociale in tutta Europa, anche se c\’è chi dice che siamo in ripresa, e la nostra classe dirigente politica è nettamente incapace di attuare in Italia ed in Europa delle politiche di sviluppo e di innovazione in grado di ridare DIGNITA\’ al Popolo Italiano ed Europeo. Quella dignità che, come citato nel preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.

Daniele Cavaleiro – Cronaca Eugubina
[11/11/2015]

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