LIBERALIZZAZIONI

In questi ultimi periodi, ascoltando e leggendo le notizie, si sente molto parlare di liberalizzazioni. Il Governo Monti sta lavorando ad un provvedimento sulle liberalizzazioni. Ma cosa si intende per liberalizzazioni?
Per liberalizzazioni si intende la regolamentazione di un determinato settore produttivo, in modo da sconfiggere cartelli monopolistici, protezionistici e lobbistici a favore della libera concorrenza e del libero mercato. Naturalmente questa regolamentazione, chiamata liberalizzazione, deve avere come obiettivo ultimo il miglioramento dei prodotti/servizi in commercio ed una sempre maggiore tutela dei consumatori finali, siano essi cittadini, famiglie o imprese. Altra cosa è il liberalizzare settori produttivi con misure senza alcun vantaggio per i consumatori ma con evidenti profitti e vantaggi per pochi.
Il nostro Governo sta lavorando per liberalizzare importanti settori e categorie lavorative, dagli architetti ed ingegneri, ai tassisti passando per notai, farmacisti ed avvocati. Ma cosa intende fare?
Per quanto riguarda i tassisti il governo vorrebbe:

  1. Fornire licenze tramite l\’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici;
  2. Dare la possibilità di acquistare più di un permesso.

Io mi domando ma dove sono i vantaggi per i consumatori? Dove è il miglioramento del servizio offerto?
Se a questi due quesiti non si trova risposta, credo che corriamo il rischio di trasformare questa categoria, oggi composta da appartenenti alla classe medio/bassa del nostro paese, il lavoratori sfruttati e mal pagati da grandi compagnie che possono permettersi l\’acquisto di numerose licenze.
Per quanto riguarda la liberalizzazione della professione degli avvocati e degli ingegneri, vale quanto già detto prima. Qualsiasi liberalizzazione deve avere come faro guida due punti essenziali:

  1. Vantaggi per i consumatori finali (cittadini, famiglie ed imprese)
  2. Miglioramento dei servizi/prodotti messi nel mercato.

Daniele Cavaleiro
(17 gennaio 2012)

Torna in alto