Mentre nel principale partito italiano sedicente progressista si consumano a tutti i livelli patetiche e sconfortanti guerre interne, si stanno perdendo di vista le reali necessità ed aspettative dei cittadini.
La priorità che deve avere chi si trova alla guida della nostra Italia, dell’Umbria ed aspira a governare anche la nostra città, deve essere quella di ridisegnare un perimetro politico identitario di un nuovo centrosinistra ed allo stesso tempo proporre programmi ed idee lungimiranti con una visione prospettica che vada ben oltre il quotidiano.
L’identità politico-culturale del nuovo Ccntrosinistra, in grado di affrontare le devastanti politiche neo-liberiste che stanno distruggendo non solo la nostra economia ma anche il nostro sistema sociale, non può assolutamente passare né per una fantomatica quanto drammatica rielaborazione della socialdemocrazia, la quale in un mondo globalizzato risulterebbe essere superata ed obsoleta, né attraverso una riedizione della cosiddetta “Terza Via” (interpretata fra gli altri da Tony Blair e Bill Clinton), la quale è già risultata essere fallimentare e completamente subalterna ed asservita alle teorie del neoliberismo, ma soltanto attraverso l’ideologia e la cultura del Socialismo Liberale.
Essere Socialista-Liberale, aderire e contribuire all’affermazione della cultura del Socialismo Liberale non lo si fa attraverso una semplice iscrizione ad un partito che contenga nel suo nome o nelle sue dichiarazioni vaghi e facili richiami e riferimenti alla grande famiglia dei socialisti, progressisti, riformisti, liberali e democratici italiani ed europei, ma bensì in virtù di concrete ideologie e scelte politiche di redistribuzione sociale della ricchezza e di un giusto rapporto fra libertà di mercato ed intervento dello Stato.
Un centrosinistra che abbia ben interiorizzato ed elaborato l’ideologia e la cultura del Socialismo Liberare avrà fra le sue priorità politiche:
- La riconquista del primato della democrazia e della politica su qualsivoglia potere tecnocratico/economico
- La cancellazione del cosiddetto “Fiscal Compact” o “Trattato di Stabilità”, un atto criminale che riduce al minimo la possibilità di intervenire con azioni concrete di stimolo all’economia reale;
- La promozione e divulgazione di nuove ed aggiornate teorie economiche kenesyane, come ad esempio la MMT Modern Monetary Theory;
- La reintroduzione in Italia e nel mondo di una netta separazione fra le attività bancarie tradizionali e attività bancarie speculative o di investimento. Questa netta divisione era stata introdotta negli Stati Uniti d’America nel 1933 durante la Presidenza Roosevelt attraverso il Glass Steagall Act, poi venne abrogata nel 1999 durante la Presidenza Clinton.
Qualora si riesca nella creazione di un nuovo Centrosinistra, come unione di tutti i socialisti, progressisti, liberali e democratici italiani con alla radice una forte identità Socialista – Liberale, allora dall’Italia potrebbe partire un nuovo Risorgimento in grado di contagiare l’Europa intera ed oltre.
Qualsiasi altra rivisitazione o resurrezione di vecchi scenari politici (come ad esempio l’Ulivo), senza avere alla base una vera e forte identità Socialista e Liberale, risulterebbe essere agli occhi dei cittadini la solita manovra politica per garantire poltrone e benefici ad una classe politica logora ed arroccata nel proprio status-quo.
Daniele Cavaleiro (Per Cronaca Eurubina)